Il progetto ideato da Filippo di Sambuy, con la collaborazione di Aldo Taranto e di Giovanna dalla Chiesa, curatrice della mostra, è ispirato ai simboli chiave legati alla figura di Federico II, quale fondatore di quella integrazione fra le culture greca, latina, araba, ebraica, e persino di una lingua unificante, la romanza, a cui ancora oggi possiamo rivolgerci, come a un modello, per l’ appunto a “L’origine” di un primo disegno di integrazione nazionale.
In occasione delle prossime manifestazioni legate alla proclamazione dei siti arabo normanni come patrimonio Unesco, le due Istituzioni di Palazzo Reale e Museo Riso hanno accolto con entusiasmo l’idea di collaborare alla realizzazione della mostra che presenta oltre a tre grandi installazioni pavimentali, una serie di progetti preparatori, una scultura lignea e il Ritratto di Federico II, permettendo al pubblico di ripercorrere una parte del tradizionale itinerario con una lettura contemporanea grazie ai lavori di Filippo di Sambuy.
Le opere installate all’interno del Palazzo Reale, nel cortile Maqueda, nella Cappella dell’Incoronazione che rievoca i fasti dell’Imperatore all’interno della navata, nella Cripta e nella Loggia dell’Incoronazione, e nella grande Vetrina esterna di Palazzo Belmonte Riso, saranno ancora visibili fino al 31 agosto.
L’evento STUPOR MUNDI | L’ORIGINE è stato realizzato grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, che così afferma: «Il successo di pubblico e critica che questa iniziativa sta ottenendo è la dimostrazione chiara che Palermo, recuperando la propria dimensione mediterraneocentrica e valorizzando le proprie tradizioni, può continuare ad essere, come accadde in passato, un polo di attrazione culturale ed artistico di primario livello. La figura di Federico II incarna, con la sua personalità affascinante e poliedrica, il modello ideale di uomo e di dominus: egli fu, infatti, fine giurista, attento legislatore, architetto, letterato, poeta, mecenate, cattolico ma critico sull’invasività del potere temporale della Chiesa, lungimirante filantropo dalle idee progressiste. Il progetto a lui dedicato, concepito e magistralmente realizzato da Filippo di Sambuy, restituisce alla città di Palermo e alla Sicilia quel ruolo centrale che ne fece l’epicentro dell’incontro e dell’osmosi di culture nel XII secolo, motivo per cui la proroga di questa mostra ritengo sia estremamente opportuna, oltre che pienamente meritata».
Il catalogo, edito dalla storica casa editrice Umberto Allemandi è consultabile presso i bookshops delle citate sedi.
Dichiara la Direttrice del Museo Riso: «Siamo particolarmente lieti di prorogare questa mostra diffusa che vede operare in sinergia la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, l’Assemblea Regionale e il Museo Regionale di Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso e che coinvolge in una nuova “rete” territoriale la Cappella dell’Incoronazione, spazio out del Museo, vero gioiello da inserire nell’Itinerario Arabo Normanno di recente promosso dall’Unesco».