La Fondazione Terzo Pilastro porta Mitoraj a Pompei
Dopo il successo delle esposizioni alla Valle dei Templi di Agrigento e ai Mercati di Traiano di Roma, prende vita nell’Area archeologica di Pompei la nuova monumentale mostra dell’artista franco-polacco Igor Mitoraj, scomparso nel 2014. Il classicismo archeologico e la contemporaneità dell’arte di Mitoraj, senza mai sopraffarsi l’un l’altra, instaurano un legame dialettico armonioso che evidenzia e valorizza tanto la solennità storica degli scavi quanto le delicate figure del maestro.
Afferma il Prof. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro:
«Questa mostra, concepita e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, rappresenta l’auspicato prosieguo di quella allestita nel 2011 alla Valle dei Templi di Agrigento, e nasce da un’idea coltivata proprio ad Agrigento dal Maestro e dal sottoscritto. Gli Scavi di Pompei accolgono, oggi, le monumentali sculture di Mitoraj così come la scenografia di un teatro accoglie la performance dei suoi attori. È un connubio di bellezze ormai sperimentato, che fa dialogare la storia antica con il linguaggio artistico contemporaneo, in una simbiosi perfetta tra antico e moderno. In questo, Mitoraj è stato un maestro: il suo stile, infatti, anche se decisamente radicato nella tradizione classica
con una svolta post-moderna, attinge al patrimonio storico del Mediterraneo, concepito – esattamente come io lo considero – come mare d’incontro tra popoli, civiltà e culture».
«Dèi ed eroi mitologici popoleranno le strade e le piazze della città sepolta dal Vesuvio, emergendo come sogni dalle rovine – dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale della Soprintendenza di Pompei – Simboli muti e iconici, le opere di Mitoraj ci ricordano, nella loro immanenza, il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea. A Pompei, come scrive Théophile Gautier nel 1852, “due passi separano la vita antica dalla vita moderna”».
Con il coordinamento di Stefano e Riccarda Contini, della Galleria d’Arte Contini, e sotto la direzione artistica di Luca Pizzi, dell’Atelier Mitoraj, una trentina di sculture monumentali in bronzo trovano posto in diversi settori degli scavi archeologici: dal Santuario di Venere al Foro, da Via dell’Abbondanza alle Terme Stabiane, fino al Quadriportico dei Teatri. Gli imponenti ed eleganti personaggi scultorei, ispirati all’iconologia classica dei miti e delle leggende, convivranno quindi con le architetture dell’antica Pompei: Dedalo e il Santuario di Venere, il Centauro e il Foro, il Centurione alle Terme Stabiane, Ikaro alato al Foro triangolare…
Un grande progetto espositivo che darà nuova linfa vitale a una delle aree archeologiche più importanti al mondo.
Il 14 maggio, nel Quadriportico dei Teatri, all’interno degli scavi archeologici, sono previsti il vernissage della mostra e la presentazione del catalogo con le esclusive immagini di Giovanni Ricci-Novara e i testi di Richard Cork ed Eike Schmidt.