Dal 13 settembre al 31 dicembre 2024 la splendida cornice di Palazzo Doebbing a Sutri (VT) ospita la mostra dello scultore italiano Ferdinando Codognotto, uno dei più importanti esponenti al mondo dell’arte di intagliare il legno. Il progetto espositivo dialoga con la grande mostra celebrativa su Alessio Paternesi, orgoglio della Tuscia viterbese, a un anno dalla sua scomparsa.
La mostra di Codognotto, fortemente voluta, ideata e realizzata dal mecenate e filantropo Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, che ha profuso per più di due anni il proprio impegno affinché essa vedesse la luce, è promossa e sostenuta dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dalla Prof.ssa Alessandra Taccone, in collaborazione con il Comune e l’Assessorato comunale alla Cultura di Sutri.
I visitatori potranno ammirare in mostra quattro sculture di grandi dimensioni realizzate dal Maestro Codognotto, in diversi momenti della sua vita, in legno di cirmolo (o cembro, pino montano) della Val di Fiemme, con la tecnica della sega a nastro elettrica. Si tratta delle opere dal titolo “Marlin” (l’unica delle quattro dipinta con colori acrilici), “Amanti – Abbraccio Infinito” (realizzata nel 1972), “Cavallo del futuro” e “Pianta della prosperità e abbondanza”.
Il legno, per Codognotto, è il mezzo con cui comunicare il proprio repertorio ideativo nel quale, accanto a figure del mondo naturale, fiabesco, cosmico e religioso, si affiancano immagini e suggestioni della più estrema tecnologia. Le sculture del Maestro, tuttavia, sono e rimangono una manifestazione simbolica della realtà, una rappresentazione del mondo naturale da un lato e del razionalismo scientifico dall’altro, nella loro dialettica e nella loro sostanziale unità.
Codognotto non è un idealista. L’artista non rivendica, attraverso le proprie opere, un mondo irreale, sospeso nella sua perfezione. Soprattutto, non eleva a protagonista un singolo aspetto della propria poetica prediligendo la natura, la tecnologia, la religione o la fiaba: piuttosto, richiama l’attenzione sulla possibilità di una conciliazione delle parti attraverso il dialogo artistico.
Il maestro Ferdinando Codognotto è nato a San Donà di Piave il 4 Aprile 1940, figlio di un progettista di giardini e nipote di un vivaista. Già all’età di cinque anni, lavorava il legno e modellava la creta. Ha condotto i suoi studi alla scuola d’Arte di Venezia, specializzandosi nel restauro, e poi, ancora giovanissimo, si è trasferito a Roma, dove ha aperto la bottega di Via dei Pianellari n. 14 in cui a tutt’oggi opera. Nel settembre 2015 vede la luce la “Fondazione Luigina e Ferdinando Codognotto”, che accoglie l’esposizione permanente dei lavori più celebri del Maestro e l’allestimento di laboratori per i giovani che desiderino imparare a lavorare il legno. Codognotto è uno dei maggiori scultori del legno nel panorama artistico internazionale, e le sue opere lignee sono presenti in importanti collezioni pubbliche e private in Europa, nelle Americhe e in Giappone.
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