Palacio de Gaviria è ancora una volta il protagonista dell’autunno artistico madrileno grazie al progetto “Brueghel. Maravillas del arte flamenco”. La mostra, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ed organizzata da Arthemisia España in collaborazione con Poema S.p.A., riunisce un vasto numero di opere della dinastia Brueghel, offrendo un’occasione unica per conoscere questa saga che ha segnato la storia dell’arte europea tra il XVI e il XVII secolo.
“Brueghel. Maravillas del arte flamenco” presenta quasi un centinaio di opere particolarmente significative per raccontare la storia di questa famiglia di artisti, nel cui immaginario è possibile scorgere il riflesso di un intero periodo storico.
La mostra, curata da Sergio Gaddi, arriva in Spagna dopo essersi fermata in città come Roma, Parigi e Tel Aviv, oltre ad aver fatto diverse tappe in Giappone (Tokyo, Toyota, Sapporo, Hiroshima e Kōriyama), dove ha riscosso un enorme successo di pubblico.
«Sono molto lieto di contribuire a portare ancora una volta, nello splendido scenario del Palacio de la Gaviria a Madrid, città che particolarmente amo, una mostra fondamentale nel panorama dell’arte occidentale. – ha commentato il Prof. Avv. Don Emmanuele F. M. Emanuele di Villabianca, Barone di Culcasi, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale che promuove l’evento, attraverso il suo braccio operativo Poema S.p.A. – Dopo quella dello scorso anno dedicata alle due avanguardie storiche del primo Novecento, ovvero il Dadaismo ed il Surrealismo, è oggi la volta della mostra dedicata a Pieter Brueghel Il Vecchio ed alla sua dinastia, che lungo cinque generazioni, dalla metà del XVI secolo per oltre 150 anni, rivoluzionarono per estetica e contenuti l’arte del tempo, di ispirazione rinascimentale, dando vita a quella che fu poi definita “l’età d’oro” della pittura fiamminga. Le opere che costituiscono questa mostra sono un mirabile spaccato dell’Olanda del Seicento, ma nel contempo riflettono i temi universali della storia dell’umanità (l’onestà, la carità, ma anche la cupidigia, l’ipocrisia), con cui ancora oggi la società contemporanea è chiamata invariabilmente a confrontarsi. È pertanto per me motivo di grande soddisfazione aver contribuito a realizzare un evento artistico di tale valore in Spagna, ed in particolare nella città di Madrid, in cui la Fondazione Terzo Pilastro ha voluto aprire una sede operativa al fine di dare un fattivo ed importante contributo alla promozione ed al sostegno di iniziative culturali e solidaristiche sul territorio.».