Si chiude con successo la 3° annualità del progetto “MediterranEU” ad Alghero
Giunge al termine la III edizione di MediterranEU – Giovani che cambiano il mondo, l’iniziativa realizzata dall’Associazione Rumundu, in qualità di capofila, con il fondamentale contributo dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, e il supporto di Rondine Cittadella della Pace, del Comune di Alghero e della Fondazione Alghero, con l’obiettivo di prendere in mano le sorti del Mediterraneo attraverso progetti concreti di sviluppo e condurlo verso un futuro di sostenibilità economica, con la Sardegna in particolare a giocare il ruolo fondamentale di “Hub”.
La giornata conclusiva (12 novembre 2022) ha visto riunirsi i 12 ragazzi di Rondine Cittadella della Pace, provenienti da aree in conflitto (Palestina, Israele, Libano, Nigeria, Mali, Burkina Faso, Medio Oriente), e i 45 giovani di tutta Italia di età compresa tra i 16 e i 19 anni che hanno partecipato al programma. Insieme a loro, nel ripercorrere le fasi del progetto, valutare gli obiettivi raggiunti e disporre le basi per un costante e produttivo dialogo interculturale, 250 studenti delle scuole superiori cittadine e i ragazzi dell’Istituto Tecnico Devilla di Sassari che hanno vinto un viaggio premio di una settimana a Bruxelles per essersi distinti durante il programma.
“È stata un’esperienza davvero incredibile, che credo abbia lasciato un segno non solo nei partecipanti ma anche in noi organizzatori e docenti – ha spiegato il presidente dell’associazione Stefano Cucca, Presidente di Rumundu – Quando pensiamo alle aree del mondo che vivono una situazione di conflitto o alle stesse aree depresse del nostro paese, abbiamo spesso la tendenza a voler ‘rattoppare’ ciò che si è rotto anziché investire per ridurre il danno a monte. Formare una nuova classe dirigente, capace di affrontare le criticità odierne, è invece uno dei pochi investimenti sensati che si possano fare in questo momento”.
Criticità quali alti livelli di povertà, disoccupazione, scarsa scolarizzazione, disuguaglianze di genere, divario digitale, che i ragazzi di MediterranEU hanno cercato di affrontare con progetti di sviluppo locale. I 12 giovani di Rondine Cittadella della Pace, che hanno concluso la fase internazionale, hanno infatti seguito un percorso di creazione di impresa di 6 mesi, comprensivi di lezioni online e di attività in presenza (come il percorso di alta formazione “Social Innovation School” della Rumundu Academy) che li porterà a rientrare ad Alghero nella primavera del 2023; i secondi hanno lavorato a progetti di sviluppo locale in coerenza con gli obiettivi ONU. Per tutti loro l’impegno a sviluppare concretamente queste idee progettuali nel proprio paese di origine.
“La forza di questo importante progetto risiede nell’aver creato, attorno alle tematiche fondamentali dell’innovazione sociale e dello sviluppo ecosostenibile, un percorso formativo che mette in connessione un nutrito gruppo di giovani di tutta Italia, impegnati per mesi in progetti di sviluppo locale, e 12 giovani provenienti da zone di conflitto, i quali hanno avuto l’opportunità di approfondire argomenti come la mediazione dei conflitti e la sostenibilità ambientale. – ha commentato il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Un’iniziativa che, oltre a porre le basi della nuova classe imprenditoriale del futuro, è in grado di esportare know-how per lo sviluppo economico e sociale e, nel contempo, instillare il seme della pacificazione tra i popoli all’interno dei Paesi del Mediterraneo”.
L’intero percorso formativo si è concentrato sull’analisi dell’area del Mediterraneo e sul rapporto umano, sul dialogo come strumento di risoluzione dei conflitti e sullo scambio culturale. Un processo finalizzato a sviluppare iniziative concrete di carattere imprenditoriale, sociale e culturale e favorire la nascita del nuovo tessuto sociale dei Paesi della Sponda Sud del Mediterraneo.
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