Terzo Pilastro e Biogem, alleanza nel segno della ricerca
È sulla ricerca medica la nuova scommessa della Fondazione Terzo Pilastro, che ha fatto il suo ingresso nella Fondazione Biogem (biologia e genetica molecolare), costituita da importanti atenei e centri di ricerca come l’Università degli studi di Napoli Federico II, l’Università Bicocca di Milano, l’Università degli studi del Sannio, la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il suo centro di ricerche ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, edificato su una superficie complessiva di 35.000 metri, è stato inaugurato nel 2006 alla presenza del premio Nobel Rita Levi Montalcini.
La Biogem ha da poco registrato un brevetto internazionale su una molecola che promette risultati incoraggianti nella cura del mesotelioma, e che ha suscitato l’interesse di molte case farmaceutiche. Numerose anche le partnership. Sul fronte della cooperazione scientifica c’è quella con il Boston’s Brigham and Women’s Hospital, clinica universitaria della Harvard Medical Shool, mentre sul fronte della formazione universitaria sono state strette intese con la Scuola Normale Superiore di Pisa, con la Scuola Superiore di Studi universitari Sant’Anna sempre a Pisa e con l’Università del Sannio per la realizzazione di un corso di laurea magistrale in Biologia quantitativa e computazionale che si svolgerà presso la struttura di Biogem per una platea di studenti provenienti da tutto il mondo.
Risultati che sono stati illustrati ad Ariano Irpino il 7 settembre dal presidente di Biogem, Ortensio Zecchino, in apertura della nona edizione del meeting «Le Due Culture» che quest’anno dedicata a: «Il cibo: salute, cultura, piacere e tormento». Ad analizzare il tema, da diversi punti di vista, sono stati chiamati scienziati, filosofi, religiosi, intellettuali, giuristi, artisti. Dopo avere ricordato che «Biogem sta rafforzando la sua credibilità di centro di ricerca, di scuola di alta formazione e divulgatore della conoscenza, e che tra tanti colossi nazionali riesce ad emergere sempre di più, nonostante sia ubicato nel Sud d’Italia e non disponga, come altre istituzioni, di risorse finanziarie sempre certe», Zecchino ha ricordato che «alla farmaceutica si sta sostituendo la nutraceutica che a Biogem è studiata con particolare attenzione».